A nome di Cara Italia, vorrei esprimere tutta la mia stima e vicinanza a Giulia Nicastro, l’arbitro che è stata insultata perché donna a Mestre, nel corso di una partita della categoria Giovanissimi, al torneo Sottana, tra le squadre del Treporti e della Miranese.
Giulia è stata offesa non solo verbalmente da una ventina di genitori dei giocatori ma come se non bastasse uno dei giocatori, un ragazzino appena 14enne si è addirittura abbassato i pantaloncini in campo sfidando l’arbitro ad espellerlo oppure ad effettuare pratiche sessuali con lui.
Non riesco a capire perché i dirigenti delle squadre non sono intervenuti per fermare la partita e richiamare i genitori e i ragazzi all’ordine. Questi sono comportamenti inammissibili e immorali.
Il rispetto della persona umana e il rispetto della donna sono valori che si acquisiscono in famiglia, osservando i comportamenti dei genitori. Quali valori potranno mai trasmettere questi genitori ai loro figli?
Giulia, non farti scoraggiare da questo triste episodio. Non rinunciare alla tua passione, a dirigere questo sport, perché la daresti vinta a questi maleducati e incivili.
Non solo i dirigenti delle due società ma anche i genitori e i loro figli si dovrebbero vergognare e chiedere scusa a Giulia.
Questo episodio triste conferma che la vera emergenza che abbiamo in questo Paese è quella educativa.
Stephen Ogongo,
Coordinatore di Cara Italia